Devastanti episodi si succedono con cadenza incontrollabile provocando la demolizione del bisogno più radicato nell’essere umano: la serenità di poter generare e far crescere con dignità i propri figli, dando così senso e prospettiva al proprio percorso di vita.
Quattordici racconti descrivono, a volte in modo giocoso, altre volte con cinismo, alcuni dei meccanismi che rendono così faticosa e disgraziata l’esistenza dell’uomo nelle società del consumismo. Quattordici foto in bianco nero e una foto in copertina, tutte scattate dall’autore, ci conducono in un percorso parallelo, popolato da incubi reali e da emozioni immateriali, nel quale la natura ci indica, ancora una volta, la via di uscita possibile, ma non ovvia.