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sabato 8 ottobre 2016

CRX 2.  La moltiplicazione dei pani e dei pesci

© 2016 Stefano di Stasio. Ogni riproduzione senza il consenso scritto dell’autore sarà perseguita in termini di legge


Soundtrack consigliata:

Fonte(Gv 6,1-15)

Lago di Tiberìade, Palestina, sera di primavera di un anno sconosciuto


link consigliato:

1 Dopo questi fatti, Gesù andò all'altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, e una grande folla lo seguiva, vedendo i segni che faceva sugli infermi. Gesù salì sulla montagna e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei. Alzati quindi gli occhi, Gesù vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove possiamo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva bene quello che stava per fare. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo». Gli disse allora uno dei discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci; ma che cos'è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C'era molta erba in quel luogo. Si sedettero dunque ed erano circa cinquemila uomini. Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì a quelli che si erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, finché ne vollero. E quando furono saziati, disse ai discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto».  Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d'orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato. Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, cominciò a dire: «Questi è davvero il profeta che deve venire nel mondo!». 15 Ma Gesù, sapendo che stavano per venire a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sulla montagna, tutto solo.



Auciello. Questo è il mio miracolo preferito!

Tatanka. E ci credo!

Norse. Siete sicuri di volerne parlare? Ho avuto di recente un’esperienza critica…

A+N. Quale?

N Ho telefonato a un monastero, là dove mi piace sentire parlare i miei due amici monaci e le loro traduzioni dal Greco e dall’Aramaico, imparo molto e, voi lo sapete, mi piace studiare. Bene, erano le ore 19:15 circa. È scattata una segreteria telefonica che invitava i fedeli a telefonare dal lunedì al venerdì dalle 10:30 alle 11:45 e dalle 18:00 alle 19:00. Va bene poi vi spiego il mio punto di vista, andiamo avanti nella discussione ora.

T Avete visto fra i discepoli Gesù Cristo si rivolge a Filippo per metterlo alla prova ed è a lui che chiede quanti denari sarebbero necessari per sfamare la folla, non a Simon Pietro. Viceversa, è il fratello di Pietro, Andrea, che cerca il ragazzo con i 5 pani e i 2 pesci fra la folla convenuta.

A Ma si capisce, lui era pescatore!

N anche Pietro, suo fratello, e anche Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, erano pescatori del mare della Galilea, e, tuttavia, non si sono curati di cercare una soluzione al problema che si era posto. Ma secondo voi chi era il ragazzo? Ma poi sarà stato un ragazzo? È una di quelle parole, il termine ragazzo, che in lingue diverse significano cose diverse, chissà che k significa in Aramaico? Devo chiedere ai monaci.

T Sarà stato un garzone di qualche bottega. Ti che dici Auciello?

A Quando dalle nostre parti diciamo ragazzo intendiamo proprio questo, l’ultimo arrivato nel negozio, a volte è pure leggermente dispregiativo, tipo nella frase “scusatelo, quello è ragazzo!”.

N Non credo che sia così. Il ragazzo aveva 5 pani e 2 pesci. Il pane rappresenta la vita, il pesce la sapienza e in seguito lo stesso Cristo. I cinque pani potrebbero essere le 5 forme di vita che Cristo predicava, noi ne conosciamo dall’ortodossia della chiesa solo 2, la vita terrena e quella ultraterrena, però se uno pensa alla filosofia greca: aria, acqua, terra e fuoco, come Anassimene di Mileto e Empedocle, ma ce ne manca una, forse è il soffio vitale, l’anima la quinta.

T sto cercando su guugl', è bellissimo... Aaah! Che soddisfazione, k ho trovato: 
"...la quintessenza di Aristotele...
Γαια, terra; ύδωρ, acqua; άήρ, aria; έιλή, calore (fuoco); ίδέα, oppure ίερόν, cosa divina..."

A E perché 2 pesci?

N Questo lo ignoro, il perché il ragazzo porta nella cesta solo 2 pesci, ma il doppio pesce contrapposto era un simbolo mesopotamico, si conosceva anche nella civiltà della valle dell’Indo 3300 a.C.. Si chiamava Vesica Piscis in latino, e la simbologia esoterica Doppio Ternario. Cristo è spesso associato al simbolo del doppio pesce l’Ichthys. Anche la scritta INRI è più antica della storia della tribù di Davide. L’abbiamo detto l’altra parte, prima del 1800-2000 a.C. la tribù di Davide, cioè gli Ebrei, non esistevano

A Ma chi k te le dice queste cose?

N Auciello, io studio da quando ho imparato a leggere, mi piace.

T è vero, è vero, è vero, sto cercando su guugl’. Guarda sta scritto: doppio pesce simbologia:

Con il termine "Vesica Piscis" si indica una figura simbolica che deriva geometricamente dall'intersezione di due cerchi aventi lo stesso raggio ed i cui centri giacciono l'uno sulla circonferenza dell'altro. Il nome latino, che letteralmente significa "vescica di pesce", deriva dall'osservazione che la forma di questa figura ricorda quella della vescica natatoria dei pesci. Il simbolo era già noto in India, nell'antica Mesopotamia, in Africa e nelle civiltà asiatiche, ma si diffuse ampiamente soprattutto nel contesto cristiano, mediante l'associazione della figura del pesce a Cristo (con la figura dell'ichthys, vedi più avanti). Successivamente, nelle elaborazioni iconografiche che seguirono, soprattutto negli affreschi e nei codici miniati medievali, la ‘vesica' viene associata all'immagine del Cristo e della Vergine in maestà, nell'iconografia nota anche come "mandorla mistica"……
…Se si disegna la 'vesica' in posizione orizzontale, prolungando un poco oltre i tratti delle circonferenze ad una delle due estremità, si ottiene la forma stilizzata di un pesce. Questo simbolo si può trovare, ad esempio, tracciato su molte lastre tombali nelle antiche catacombe romane. È un emblema che viene chiamato 'Ichthys' (il nome greco del pesce) perché veniva usato dalle primitive comunità cristiane per dissimulare il nome di Cristo. Scritta in lettere greche, infatti, la parola "Ichthys" è l'acronimo della frase: "Iesus Christos Theios Yios Soter", cioè "Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore"

il link è:

N Guardate come si trasforma dalla storia delle prime comunità cristiane, dal greco, a quelle posteriori di alcuni decenni o un secolo, forse:
"Iesus Christos Theios Yios Soter", in greco, diventa “Iesus Nazarenus Rex Iudaeorum”, che significa “Gesù Nazareno re dei giudei”, cioè la sigla INRI sulla rappresentazione della croce.

A Sì sì va bene con i simboli, ma quello che conta è la potenza di Cristo. Ha sfamato la sera tardi una moltitudine di migliaia di persone, Giovanni dice che erano 5000. E sono avanzate anche 12 ceste di pani d’orzo!

A+T Ah, ma qual era il tuo punto di vista, quello della tua esperienza recente quando hai telefonato al monastero ed è scattata la segreteria telefonica?

N Avevo fame e sete, perciò ho telefonato.

© 2016 Foto di Stefano di Stasio. Ogni riproduzione senza il consenso scritto dell’autore sarà perseguita in termini di legge




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