Il numero della rubrica dedicato all'Inverno 2013 prosegue con l'invito alla visione di "Un château en Italie"
© MOVIE CAMERA è un progetto di Stefano di Stasio
MOVIE CAMERA: " Un Château en Italie " – "Un castello in Italia"
Regia di Valeria Bruni Tedeschi
Un cast di eccezione per un film di una eleganza sobria e malinconica diretto e interpretato da una solare e diamantina Valeria Bruni Tedeschi. La narrazione, organizzata in 3 partiture, hiver, printemps, été nel corso di un anno solare si ambienta in share time fra Parigi e un paese del Piemonte (Castagneto) dove il capostipite di una ricca famiglia italo francese ha impiantato una fabbrica e ha fatto fortuna. Dopo la morte di questi, la moglie e i figli rimangono a gestire la ricca villa signorile con annesso giardino, appunto lo Château, detto alla francese. I due figli, Louise e Ludovic, legati da un affetto di carne e di sangue, interpretati dalla Tedeschi e da Filippo Timi, affiancano l’anziana madre (Marisa Borini) rimasta vedova in questo compito arduo, e, tuttavia, si scontrano regolarmente con i tentativi di questa di recuperare moneta e sostanze per arginare la deriva che sta mandando in malora l’economia di famiglia. Sia Louise sia Ludovic sono incalzati da drammi personali. Ludovic ha una salute cagionevole legata al decorso dell’AIDS che ha contratto e alterna scatti di ingiustificata aggressività e rabbia a momenti di gioco innocente con la sorella e con la fidanzata (Céline Sallette); Louise è un’attrice che ha volutamente abbandonato le scene anni prima e con l’arrivo dell’età si ritrova sola, senza un compagno, e con una affannosa voglia di maternità. Si attaccherà al giovane Nathan (interpretato da Louis Garrel), incontrato per caso, anche lui attore controvoglia e figlio di un mediocre regista cinematografico con il quale ha avuto a che fare anni prima. Pur nascondendo questa precedente relazione, si ritroverà a forzare Nathan all’iter di una fecondazione in vitro che, non solo si rivelerà sena successo ma inoltre provocherà il temporaneo allontanamento del compagno.
Una esilarante serie di scene scandite a passo ora di musica classica ora di quella della Pappa al Pomodoro" il serial televisivo RAI di circa 45 anni fa tratto dal libro "Gian Burrasca", al secolo Giannino Stoppani, di cui alcune scene scorreranno sui titoli di coda, arricchisce l’assetto cinematografico del film che a suo modo, si potrebbe dire alla Stoppani, ci narra di ricchezza e povertà, di purezza e vizio, di fratellanza ed emarginazione, come per esempio quando Louise va in pellegrinaggio presso una chiesa di Napoli gestita da monache dove esiste una sedia miracolosa sulla quale le donne sterili possono sedere e chiedere a Dio la grazia di divenire fertili.
Un’opera di tutto rispetto, rigorosa nella grammatica e nella sintassi cinematografica, ma addolcita da quelle note di leggerezza e di eleganza che sanno esprimere Louise, l’anziana madre, Ludovic e un po’ tutti i personaggi del cast.
Dunque una vicenda narrata da "Un chateaux en Italie" non banale, esempio di equilibrio fra rigore stilistico e freschezza narrativa, che, come spesso accade, si sostanzia già nell’incipit del film, quella sequenza all’alba di un monastero Cluniacense perso nella campagna francese, che vede Louise destarsi impaurita al suono dei canti monastici delle preghiere del mattino e precipitarsi mezzo nuda nella cappella dove i fratelli sono riuniti in preghiera.
© Articolo scritto da Stefano di Stasio il 12 Dicembre 2013
SCHEDA DEL FILM
Regia: Valeria Bruni Tedeschi
Sceneggiatura: Valeria Bruni Tedeschi, Noémie Lvovsky, Agnès de Sacy
Attori: Valeria Bruni Tedeschi, Louis Garrel, Filippo Timi, Marisa Borini, Xavier Beauvois, Céline Sallette, André Wilms, Silvio Orlando, Pippo Del Bono, Omar Sharif
Fotografia: Jeanne Lapoirie
Montaggio: Francesca Calvelli, Laure Gardette
Produzione: SBS Film
Distribuzione: Teodora Film
Paese: Francia, Italia 2013
Uscita Cinema: in Francia 30 Ottobre 2013, in Italia 31 Ottobre 2013
Durata: 104 minuti
Formato: Colore
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