“SURTOUT LA CUISINE”, in Italiano “Soprattutto la Cucina” è una nuova rubrica di Parole e Fotografie che nasce per questa
forma di arte silenziosa con volío giocoso e senza pretese di exploit, ma con
l’intenzione precisa di regalare ai lettori uno strumento facile e di costi
contenuti. È una rubrica per coloro che pensano alla cucina come espressione di
“amore materiale” per le persone che si amano, oltre che come cultura del
quotidiano. Il titolo è in parte in Francese perché da sempre la tradizione
d’oltralpe fa scuola in questo settore e, tuttavia, vedremo che il carattere di
questa “ottava arte” è da sempre inter-etnico. Esempi sono La Nouvelle Cuisine,
la cucina Siciliana e le cucine dei paesi del Maghreb, che nascono come
arricchimento, contaminazione e presentazione dei piatti (il dressage) la cui ricetta originale proviene dall’estremo
oriente, dalla cultura di dominazione Saracena e dagli scambi con in sub-Sahara per mezzo delle carovaniere che commerciavano il sale passando per Timbuctu.
Ci
piace, a riguardo, immaginare la storia di un ragazzo di famiglia modesta e non
corrotta, francese, siciliano o del Marocco che ha studiato fra mille
difficoltà ed è riuscito a laurearsi grazie alle cure dei propri genitori. Che
non trova uno straccio di lavoro nel suo paese e che parte per essere assunto
oltre frontiera come garzone di cucina di uno Chef severissimo. E che lo Chef ne capisce le frustrazioni e le doti, che
gli insegna ciò che non ha mai pensato di rivelare ad alcuno, le ricette
degli Eloin. Ma questa è una leggenda. Ve la racconto un’altra
volta…
Le
ricette che presenteremo sono state tutte verificate e realizzate in diverse
varianti. Potete scrivere al redattore all’indirizzo stefano.distasio1600@gmail.com.
© SURTOUT LA CUISINE: Reinventare la Tradizione delle ricette classiche è un progetto di
Stefano di Stasio
Surtout la Cuisine n° 1 / LE PAROLE...
LA PASTA BRISÉE
Il primo numero di “SURTOUT LA CUISINE” è dedicato alla
pasta brisé (brisée in francese). Si tratta di un impasto che viene usato da
sempre nella preparazione delle quiche o tarte, in francese, ovvero di torte
salate o dolci in italiano, dove, però, i due termini non trovano la giusta distinzione.
Per
la preparazione della pasta brisé occorrono 200 g di farina, 70 ml di acqua
molto fredda, 90 g di burro e, nella versione francese, un uovo. La farina va
mescolata con il burro tagliato a tocchetti sottili, e un pizzico di sale e di
pepe. Si miscela a secco per formare una sable, una sabbia in italiano.
Poi si aggiunge a poco a poco l’acqua si lavora e si aggiunge, se si vuole il
rosso dell’uovo battuto, serbando da parte il bianco e lavorando velocemente.
Quando la pasta non attacca alle mani si avvolge nella pellicola trasparente e
si ripone in frigorifero per un’ora a compattarsi. Dopo si imburra e infarina
uno stampo da quiche in ceramica del diametro di 28 cm circa. Si stende la
pasta con un margine tale da arrivare al bordo superiore dello stampo in
ceramica, agganciando i bordi alla parte posteriore dell’orlo. Attenzione a non
frantumare la pasta nello stenderla, né a renderla troppo sottile. Con una
forchetta si punzecchia il fondo della sfoglia. Si usa poi un foglio di carta
da forno che si stende sulla pasta nello stampo in ceramica ricoprendolo di
fagioli o ceci secchi per assicurarne la tenuta. Si inforna a 180°C per 20 min.
Questo tipo di cottura viene detto di cottura cieca e serve a impedire che la
pasta di sollevi o formi delle bolle durante la cottura. Dopo 20 min si rimuove
la carta da forno e i fagioli o i ceci che si possono conservare per altre
preparazioni di pasta brisè, e si spalma sul fondo il bianco dell’uovo. Di
nuovo in forno per 10 min. Si toglie dal forno
e si decide quale delle due ricette seguenti si desidera preparare (è
molto meglio deciderlo prima, comunque).
QUICHE ai
PEPERONI ROSSI e FORMAGGIO di CAPRA
Per
questa ricetta è necessario aver grigliato nel forno 4 peperoni rossi e callosi
(1.5 kg circa) per 1 ora. Dopo che sono abbrustoliti, si inseriscono in una
busta di plastica, si chiude bene e si lascia raffreddare. Questo procedimento
ha l’effetto di facilitare il distacco della pelle dei peperoni dalla polpa.
Dopo aver pelato i peperoni ed eliminato i semi si tagliano in filetti e si
asciugano con la carta assorbente (di solito contengono ancora molta acqua).
Riservare un filetto per la decorazione e mixare il resto dei peperoni, con un
cucchiaio di aceto balsamico, uno spicchio d’aglio e la scorza di un limone
grattata finemente. Salare e pepare.
Miscelare la crema di peperoni con un formaggio fresco, preferibilmente al latte
di capra, uno yogurt bianco naturale intero di 125 ml e due uova battute.
Aggiungere noce moscata grattata e coriandolo finemente tritato. Salare e
pepare.
Versare nell'incavo di pasta brisè estratta dal forno come
prima indicato. Guarnire la superficie con i filetti di peperone riservati.
Infornare per un’ora. Servire caldo con un'insalata di indivia belga, parmigiano e aceto balsamico.
Abbinamento: un vino rosso (per esempio un Aglianico DOC del Taburno Arces-Torre dei Chiusi o Aglianico DOC Sannio-Aia dei Colombi).
Abbinamento: un vino rosso (per esempio un Aglianico DOC del Taburno Arces-Torre dei Chiusi o Aglianico DOC Sannio-Aia dei Colombi).
TARTE
AL LIMONE e LIME
Per questa ricetta occorrono 250 g di ricotta, )
meglio se di bufala, 250 g di formaggio molle (tipo Philadelfia, 4 uova, 125 g
di panna da cucina, 100 g di zucchero di canna, un cucchiaio raso di Maizena
(amido di mais), due limoni appena colti, un lime del Brasile (al supermercato),
mezzo baccello di vaniglia, semi di papavero.
Grattare
finemente la scorza dei limoni, quindi premere il lime e battere a freddo il
succo con il cucchiaio di Maizena fin quando l’amido di mais si solubilizza
completamente.
Rompere
le uova e separare i bianchi dai rossi. Battere i rossi in una ciotola con lo
zucchero, poi aggiungere la ricotta, il formaggio molle, la scorza grattata dei
limoni, il succo di lime unito alla Maizena, un pizzico di sale, la panna e i
semi del mezzo baccello di vaniglia. Se necessario utilizzare il battitore
elettrico fino ad ottenere una crema liscia.
Riprendere
la pasta brisé come già preparata in forno nella prima sezione di questo
numero. Montare a neve ferma i 4 bianchi d’uovo prima riservati. Mescolare con
una spatola di legno o silicone i bianchi a neve con l’impasto di formaggio e
ricotta prima preparato. Versare questa miscela nella pasta brisé e decorare la
superficie con i semi di papavero.
Infornare
per 45 min finché la superficie non sarà rassodata (basta toccare con un
cucchiaino). Servire a temperatura ambiente con una confettura fresca di mandarini e litchi.
Abbinamento: un vino bianco (come la Falanghina di Roccamonfina Vendemmia Tardiva-Telaro) o un vino liquoroso (per esempio
Anghelu Ruju-Sella & Mosca).
© Articolo realizzato da Stefano di Stasio e pubblicato su Parole e Fotografie il 3 Febbraio 2014. Tutti i diritti sono riservati.
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