Cerca nel blog

martedì 8 novembre 2011

Continua: Rassegna stampa - "Del seme più forte"

ART-LITTERAM / Libera Rivista Telematica
Recensione a "Del seme più forte" di Cinzia Baldini, 8 Gennaio 2012.
Il link:


TELEPRIMA
Trasmissione "Libri in redazione", intervista a cura di Maria Beatrice Crisci, Sabato 29 Ottobre 2011 ore 15:30



BEST SELLER E AUTORI EMERGENTI: una selezione dei libri del momento.
Rubrica Libri in Evidenza di RecensioniLibri
http://www.recensionilibri.org/in-evidenza

 


...Ho letto il tuo libro in pochi giorni. Ne ammiro innanzitutto la peculiare capacità descrittiva, anche su particolari che sfuggono in genere alla nostra attenzione. Ne viene fuori un senso di precarietà della condizione umana in anni nei quali sembrano venir meno certe sicurezze e punti di riferimento importanti del passato, mentre una tecnologia sempre più avanzata e funzionale tende purtroppo a volte a condizionare e persino bloccare la nostra vita abituale. L'amicizia profonda tra persone può costituire un modo efficace per contrastare la transitorietà e le incertezze molteplici delle nostre effimere esistenze, mentre l'amore, l'incontro non appaiono certi e capaci di garantire un futuro…
Dante Iagrossi


…Scene di ordinaria quotidianità che lasciano una traccia profonda quanto la consapevolezza di vivere in una società malata di noi stessi! Una raccolta di racconti in cui il tema dominante è il genere umano e il bisogno d'imporsi a ciò che è irrimediabile…
Carmen Moccia, Scrittrice



IL CAFFÈ – Settimanale indipendente. Anno XIV n. 37 del 4 Novembre 2011

Un libro di quattordici racconti e altrettante foto in bianco e nero a testimoniare, in parallelo, un percorso di ricerca di senso. Di facile lettura, il libro procede con leggerezza ad affrontare, attraverso l’esperienza del proprio vissuto, aspetti della quotidianità, i cui attori sembrano mine impazzite senza più ancore di salvezza...
…La raccolta dei quattordici racconti di Stefano di Stasio, legati dal fil rouge della memoria, costituisce un campionario di esperienze, nelle quali si può riconoscere ciascuno di noi e che ci pongono interrogativi circa il senso della vita e il non senso di molte nostre nevrosi, che come fantasmi ci perseguitano nel segno dell’imprevedibilità, incrinando le nostre certezze …

Articolo di Ida Alborino, Docente e Giornalista


Intervista con l'autore sul sito Recensioni Libri
Che cosa intendi per "immagini di parole" ?
È un concetto che ho introdotto fin dal mio primo lavoro "Storie di uomini, donne e animali" anche quella una raccolta di racconti e fotografie del 2008. Quello che mi affascinava e volevo proporre come linguaggio, era una scrittura essenziale, non prolissa, che fosse in grado di comunicare al lettore le emozioni nello stesso modo diretto in cui una fotografia trasferisce all’osservatore una sensazione o una informazione "globale". Quello che non possiamo né descrivere né trasferire facilmente a volte sono le nostre emozioni, proprio la parte irrazionale del nostro vissuto. Da un punto di vista un po’ cinico, siamo incapaci di descrivere il meglio e il peggio dell’essere umano. Sentimenti comuni, amore, odio, perfidia e generosità, tradotti nelle conversazioni della vita quotidiana, diventano ridicoli. Dei fantasmi, pantomime dell’assurdo che, purtroppo, a volte rovinano la vita. Ho riproposto questa impostazione anche nel mio secondo lavoro "Del seme più forte" e nel mio blog in rete "Parole e fotografie" che rappresenta un laboratorio per lo sviluppo combinato dei due linguaggi…

Nessun commento:

Posta un commento