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domenica 27 novembre 2016

RèG 18. 4 Dicembre 2016:
l'arroganza di Renzi cade sotto il fuoco Partigiano dei NO! Perdura lo que el Pueblo defiende

Renzi ha tradito i valori della Resistenza, ha profanato il sangue dei nostri padri che è stato versato per cancellare dalle nostre pianure e montagne l’ignominia fascista. 
Ha tradito, con mandato del presidente emerito, carrierista sedicente PCI e addetto culturale del circolo balilla all’università la Sapienza durante il fascismo. 
Ha mentito, spudoratamente: ai vecchi pensionati, gabbati dalla sera alla mattina dalla legge sulle banche, ai giovani, cui ha promesso mutui per mezzo del jobs act e ai quali ha poi rifilato voucher, agli Italiani in età lavorativa, confermando la legge Fornero, la ricetta killer più feroce del sistema bancario per avviare ai campi di concentramento della vecchiaia le prossime generazioni di pensionati.
Ha mentito agli elettori, mostrando una scheda falsa di elezione al senato, ha mentito contrabbandaando per nuovo una legge che comprende 47 (QUARANTASETTE) articoli della nostra Costituzione, quando questa prevedeva che PER OGNI ARTICOLO VARIATO si indicesse un referendum costituzionale.
Link:

Hint for SOUNDTRACKs:
https://www.youtube.com/watch?v=6TvCfFvPdWs

Oggi, tutti i nuovi Partigiani, con la mano guidata dai vecchi valorosi combattenti, mai muoiono gli eroi, hanno aperto un fuoco di fila di NO nell’urna elettorale.

NO a Renzi, mai eletto dal Popolo, che è stato capace, con i suoi portaborse e servi del PD di spaccare il Paese, mettendoci gli uni contro gli altri per discutere di ignobili questioni di potere (la clausola di supremazia nella "riforma" della costituzione proposta da Renzi te la ricordi?), mentre i pensionati e i disoccupati rinunciano alle cure mediche e si lasciano morire di tumore e leucemia!
NO a Renzi che ha abbandonato il SUD, culla della civiltà italica, fornace di intellettuali e uomini valorosi (indovina dove Federico II, l'imperatore stupor mundi, fondò la prima università del suo impero italiano, non te lo ricordi? lo so! oppure il generale Armando Diaz che salvò il culo ai Savoia dopo Caporetto, lo sai, Renzi di dove era? E secondo te Aldo Moro e Enrico Berlinguer di dove k erano, povero grullo?).

Personalmente provo grande compassione per il presidente del consiglio, il presidente emerito e tutti i portaborse attaché dei sistemi di potere finanziario e politico. Non so se il mio personale animo compassionevole sarà condiviso dagli altri compagni e cittadini Italiani.
Di solito quando si leva il Popolo, purtroppo, il sentimento dominante è la RABBIA! 

Per Renzi e il presidente emerito nessuna pietà, vadano FUORI dal PARLAMENTO della REPUBBLICA o, altrimenti, che siano giudicati dal Popolo Partigiano! Vae victis!

© Testo di Stefano di Stasio

SOUNDTRACKs d’OBBLIGO,
dedicate a Matteo Renzi e al suo karaoke a Radio Capital del 27/11/2016:


RECORD ACCESSI ASSOLUTO di PeF in NOVEMBRE 2016
Il numero di collegamenti nel mese di novembre alle h24 del 30/11/2016 è pari a 1264!
Frantumati i massimi locali di Ottobre e Aprile di quest’anno, 1031 e 1056, rispettivamente, e di Gennaio 2012, che era 1059. 
La redazione di Parole e Fotografie arruola l’ottimo Giuseppe Perretta, chimico di valore e stakanovista lavoratore di laboratorio (uno dei pochi), che affianca Antonello Cantiello, Paolo Papiro e Peppe Mocci, oltre al sottoscritto Stefano di Stasio
Che dire? PeF può contare su 5 persone che insieme fanno un pocker di culture talmente vasto da poter generare perfino inquietudine, e, dunque, prezioso come la mirra nelle carovane del deserto del Sahara o del Gobi all'epoca di Cristo. 5 persone che, vi assicuro, senza falsa modestia, potete vedere come 5 STELLE o ÉTOILES, se amate il francese.
GRAZIE!

FONTE:
Brano musicale noto come Makhnovtchina da Nestor Makhno, anarchico rivoluzionario ukraino. Inno prima dei partigiani Ukraini e poi dei partigiani dell'Unione Sovietica durante la seconda guerra mondiale.






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