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sabato 12 marzo 2016

Ribellarsi è giusto (RèG)

RèG 1. Diario di un pacifista

testo e foto di ©  Stefano di Stasio 2016


Rumore di passi percorre il sentiero
Estranea ti è la violenza
Sospeso è il tempo, vivi, cammini sereno.

Sogni volare con ali leggere su candide nuvole,
e scorgi villaggi e cascate, e boschi e ruscelli,
case di legno, gente intenta alla propria magione.

Zefiro ti scuote, algido, le torpide membra.

Improvvisa odi mesta una nenia, lontana, ovattata:
ti porti vicino al tiepido suolo, con ala potente.
Sapere vuoi, curioso, di che cosa stia divenendo.

E là sulla quercia puoi ora vedere
un gruppo di anziani dai bianchi capelli, i volti scavati.
E piangono, e schivi si fanno, singhiozza il pianto gentile.

Chi scuote le lacrime di padri severi e madri canute?
Di che cosa si nutre la tragica legge, lo stupro di anime,
la fiducia tradita e beffata?

Perché stia accadendo non sai,
di come sia giunta nefasta sentenza
per uomini pii, tramonto di vita, angoscia di ghiaccio.

E dentro di te, di me, di essi
con avido uncino tagliente
si genera e fosca si accresce.

È rabbia, rabbia, sì rabbia.
Il vento soffierà forte, di nuovo.
Per i figli nostri.


® Riproduzione riservata. Contenuto soggetto a copyright 2016 di Stefano di Stasio. La riproduzione, anche parziale, deve essere autorizzata per iscritto dall’autore.




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